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Il Piemonte toglie gli alberghi dal Piano Casa

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18 dicembre 2009

Edifici con finalità ricettive espulsi dal Piano casa del Piemonte. Il cambio di rotta è avvenuto con l'abrogazione di un comma della legge n. 20/2009, portato dalla più recente legge n. 30 del 04-12-2009. Il codicillo stabiliva che "per le finalità della presente legge gli edifici a finalità ricettive sono equiparati agli edifici residenziali". Ora non è più così: pensioni, alberghi, affittacamere e residence perdono la possibilità degli incrementi volumetrici. Quanto peserà ciò sulle speranze dei loro proprietari e gestori?

Risponde dalla Regione Piemonte Antonio Trifirò: "Come avevamo già chiarito in una circolare la possibilità per le strutture ricettive di godere degli ampliamenti era limitata a immobili assai piccoli, dal momento ch'egli aumenti concessi erano sì del 20% del volume, ma con un massimo di 1.200 metri cubi ad edificio ultimato (grossomodo 400 metri quadrati). Quindi solo qualche pensioncina sarebbe stata coinvolta. Più incidenza ha l'abrogazione per le demolizioni e ricostruzioni, che non avevano questi limiti, ma erano comunque condizionate dal rispetto delle distanze legali tra costruzioni e dai confini con le strade. D'altra parte, ci risulta che le istanze per ora presentate per strutture ricettive sono state praticamente inesistenti".

Quest'ultima pare una tesi contestabile, dal momento che, soprattutto per quanto riguarda gli interventi complessi, come quelli di sostituzione edilizia, è poco probabile che i proprietari si siano già dati da fare, ritenendo di aver tempo fino alla fine del 2011 per presentare le domande.
Qualche dubbio può sorgere a proposito di quali strutture possano essere comprese nella definizione di "ricettive": alberghi pensioni e residence, lo sono sicuramente, ma anche i bed and breakfast o gli agriturismi? Occorre, per esempio, ricordare che i B & B sono inseriti nelle norme sull'ospitalità extra-alberghiera (legge n. 31/1985, art. 15-bis) e che la circolare esplicativa sul Piano casa 21/9/2009, n. 4 li classificava, appunto, come "ricettivi". Trifirò ammette: "Occorrerebbero chiarimenti. Comunque, a mio parere, i B&B hanno prevalente destinazione residenziale e anche per gli agriturismi dovrebbe valere il fatto che le abitazioni dell'agricoltore sono espressamente comprese nell'ambito del cosiddetto piano casa del Piemonte".

18 dicembre 2009
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